quando il gusto va oltre l’alcol
- Valeria Morandi
- 11 giu
- Tempo di lettura: 1 min
Negli ultimi anni, il mondo delle bevande è cambiato radicalmente: il movimento no‑low (no/low alcohol) ha superato lo status di tendenza per diventare una vera rivoluzione. Sempre più persone – dai Gen Z ai Millennial e non solo – scelgono di godersi la socialità, il gusto e l’emozione del bere senza necessariamente includere l’alcol.

I NUMERI DI UN MERCATO IN
CONTINUA CRESCITA
Da una ricerca di NcsSolutions risulta che il segmento no-alcohol cresce con un tasso annuo del +7% (CAGR 2024–28), spingendo un incremento di oltre 4 miliardi USD entro il 2028
Parte del mercato dipende dai nuovi consumatori infatti tra il 2022 e il 2024, il mercato no-alcol ha attratto 61 milioni di nuovi acquirenti, quasi il doppio di quelli low-alcohol
Sobering curious (curiosi sobri):nel 2025 quasi il 50% degli americani prevede di ridurre l’alcolici;
I giovani guidano la rivoluzione
Il 65% della Gen Z considera di abbassare il consumo nel 2025 e il 39% vorrebbe rimanere dry per tutto l’anno .
Circa il 52% di Gen Z e Millennial dichiara di partecipare al movimento “sober curious” Diete più sane, attenzione alla salute e limiti all’alcol per motivi di benessere: il 58% della Gen Z riduce il consumo per motivi mentali
L’idea di “zebra striping” – alternare bevande alcoliche e analcoliche – è adottata dal 48% della Gen Z e dal 68% dei consumatori under 30
Come cambia il mercato
e l’offerta
Birre analcoliche: +9% nel 2024, diventano il 2° segmento del beer globale, con previsioni in crescita fino al 2029
RTD e spirits analcolici: crescita fino al +20 CAGR, con nuove referenze e formati